"Un si' alla finanziaria che e' una sconfitta per il governo. Hanno superato lo scoglio di fine anno ma il risultato reale e' da perdenti. Senatori che dichiarano chiaramente di aver esaurito il rapporto con questa maggioranza, bacchettate continue del Capo dello Stato, i casi Speciale e Petroni che si sono conclusi con una figuraccia clamorosa da parte di chi a tutti i costi li voleva fuori, fino all'ultimo vergognoso dietro front sul decreto espulsioni per un errore vistoso che il Quirinale non avrebbe mai potuto avallare. Il governo e' finito e la verifica di gennaio trovera' tutti d'accordo su un'unica linea. Quella che porta a nuove elezioni". Lo ha dichiarato Maurizio Gasparri dell'ufficio politico di An.
venerdì 21 dicembre 2007
Maurizio GASPARRI: FINANZIARIA DIETRO IL SI' C'E' UNA SCONFITTA
DIVORZIO BREVE: GASPARRI, UNA DOPPIA VERGOGNA
Aumento canone Rai: monta la polemica. Gasparri, ‘Stipendi non in linea con il tasso di inflazione’. La soluzione è privatizzare?
“….L'aumento del canone Rai è in linea con il tasso d'inflazione? Peccato che non lo siano gli stipendi degli italiani, le cui tredicesime sono state ulteriormente tassate mentre in arrivo per gennaio sono previsti aumenti dei prezzi dei beni primari tanto che i sindacati non hanno escluso il ricorso allo sciopero generale”.
“…La realtà è un'altra. Il centrodestra – ha sottolineato Maurizio Gasparri - ha mantenuto invariato il canone perché la Rai aveva i bilanci in attivo. Ora la situazione è precipitata sotto troppi profili, anche a causa delle velleità lottizzatorie del governo, giustamente fallite, che hanno solo paralizzato i lavori del Cda. Non resta che una soluzione: attuare la legge vigente con la quotazione in Borsa della Rai e la sua parziale ma progressiva privatizzazione che non privi l'azienda della sua vocazione di servizio pubblico”.
20 dicembre 2007